Tra Böll e Beckett dialoghi a monologhi
di Andrea Frambosi
“Apparentemente bizzarro, l’accostamento in un unico spettacolo di due testi diversissimi come il romanzo dello scrittore tedesco, premio Nobel, Heinrich Böll, Opinioni di un clown e il testo teatrale di Samuel Beckett, Giorni felici ha, in realtà, fatto scattare una serie di assonanze che rendono interessante l’operazione. Il tutto si svolge nello spettacolo Raccolta d’attimi, adattamento e regia di Beatrice Meloncelli della Compagnia teatrale Le Acque, andato in scena in prima sabato sera. Il titolo viene proprio dal romanzo di Böll e in particolare dal protagonista, Hans Schnier, il quale parlando di sé dice: “Sono un clown e faccio collezioni di attimi.” L’altro testo è invece il celeberrimo Giorni felici, una delle vette del teatro dell’assurdo di Samuel Beckett, uno dei testi forse più ostici dell’autore inglese e uno dei più difficili, va da sé, per l’interprete principale, Winnie (l’altro, Willie, non si vede praticamente mai) costretta a recitare immobile dalla vita in giù…
I due attori sono ottimi interpreti: trovano nel registro di una nuova sobrietà la carta vincente di uno spettacolo non facile da interpretare.”
L’Eco di Bergamo, 14 febbraio 2008
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