Le Acque – Presso teatro – Sangenesio
Liberamente tratto da “Le ultime lune” di Furio Bordon
regia e adattamento di Beatrice Meloncelli
con Gianluigi Pellegrino e Walter Tiraboschi
scenografia e costumi di Antonello Scarsi
Gli anziani e il loro passato, la loro memoria, il loro presente.
Ho novanta o novantun’anni? Girare le case, gli ospizi e incontrare gli anziani, con il loro passo stanco e il sorriso puro… Ho fatto la guerra, sono un monarchico, ero un partigiano, mio marito era scappato nei boschi, abbiamo fatto la fame, i miei nipoti non vengono mai a trovarmi, ci parlavamo, ho sette figli… Entrare in un mondo sconosciuto che é altro da ciò che ci circonda. Ricordarsi dei propri nonni, di quando si era piccoli e ti guardavano con uno sguardo pieno d’amore, guardare i propri genitori che stanno invecchiando e riflettere, fermarsi ad osservare, chiedere permesso, vuole spiegarmi come era il mondo? Incontrare la dolcezza, la poesia ma anche la sofferenza e la malinconia di tempi passati che non tornano più. Aprire una vecchia porta e cercare di portare sul palco, alla gente che guarda, un’emozione, un sogno, un dolore, un ricordo sepolto dagli anni ed é bello guardare negli occhi un vecchio e chiedere di raccontare un pezzo di storia.Guardarsi in uno specchio e vedere la faccia di un vecchio. Sentire le sue nostalgie, simili alle tue: un amico perduto, gli amori andati, i bei tempi. Sentirsi vicini al punto di credere di essere uguali, appaiati. Ti volti a guardarlo e lentamente si allontana, non riesce a reggere il tuo passo. Diventa sempre più piccolo fino a sparire in un punto lontano… Vivere nei ricordi, rivivere dai ricordi, una memoria che addolcisce, dove anche le brutture vengono appiattite e nobilitate, in rapporto ad un futuro inevitabilmente troppo breve. Mi faccio una ragione di tutto, devo farlo, perché il sapere, l’avere vissuto e’ l’unica qualità che mi viene riconosciuta, anche se non sono cosi’ presuntuoso da crederlo. Parliamone io e te, fammi capire, prendimi in giro, giochiamo, fai il bullo… come se tutto fosse come prima, come se due realtà parallele si fossero incontrate, qui e ora.
Selezionato a Scena Prima 2002