di Dario Fo e Franca Rame
regia di Beatrice Meloncelli
con Paola Scalas
musiche dal vivo di Tommaso Ferrarese
L’attrice viene in proscenio. ‘Il pezzo che segue, “osceno tragico”, è l’osceno dei nostri tempi. Nasce da situazioni autentiche che ben conosciamo. Il tema è la repressione. La tortura, fisica e psicofisica, spesso diventa ingrediente catalizzatore del pentimento e fa corpo, seppure invisibile, con la “legge sui pentiti”. Chi è avvantaggiato da questa legge? E’ avvantaggiato chi ha organizzato in prima persona una banda terroristica, chi ha scelto, ha armato, ha procurato e ha indicato a chi sparare nelle gambe o nella testa. Costui è il più adatto a sostenere il ruolo di collaboratore efficiente dello Stato. Al contrario, il pentito da poco arruolato è un pentito di nessun valore, non dà vantaggio né alla giustizia né a sé…’ Perché c’è ancora bisogno di sapere. |